Siamo italiani ma non per questo pagliacci. Una popolazione di pulcinelle e arlecchini che vendono stracci, o una penisola intera di albergatori, ristoratori. Siamo italiani ma non per questo ai comandi di lor signori. Vi piacerebbe sì? Che fossimo sempre lì, pronti a riempirvi di complimenti e a portarvi a remi nelle onde cantando di cieli azzurri e di notti stellate, mentre tocchiamo il culo alle bionde. Ma noi siamo italiani, capaci di sforzi industriali eccezionali, capaci di progettare soluzioni meccaniche, architettoniche senza eguali. Una penisola dove urbanistica e vena artistica sono facce della stessa medaglia. E questa è l'I-taglia, che fa rima con la baionetta, che taglia. Quindi viva l'I-taglia come il motore del siluro che si scaglia su un'Europa travestita da Europa Unita, un'Europa che prima di incominciare era già finita. Un'Europa grassa, vecchia e rincoglionita, un 'Europa che è diventata una burocrazia di crucchi e di imbroglioni che ogni volta ci giudica e ci dà istruzioni e ci indica la via come pieni di simpatia e vocazione turistica...Gente in costume da bagno, occhiali di plastica, gente che s'abboffa di pasta ma poi fa ginnastica, gente che vuole bene alla mamma e quando segna la nazionale va in crisi mistica. Siamo italiani, ma non per questo codardi e truffatori, briganti e grassatori. Noi siamo italiani, eredi di oltre dieci secoli di legislazione e nonostante questo è pazzesco che questa nostra stampa, questa classe politica televisiva, perchè di questo si tratta, in ogni modo possibile si piega e si adatta a un'immagine costruita all'estero, distorta, artefatta che vuole un'Italia sfatta. Un'Italia pacifica, simpatica, con la Torre di Pisa un po' storta, un'Italia morta con fabbriche in svendita e una gioventù in perdita, dedicata in tutto per tutto ai servizi e al servizio, che non ha nulla da perdere e tutto da vendere. Siamo italiani e non lo possiamo permettere, non lo dobbiamo permettere...per questo viva l'I-taglia che taglia come le baionette. Questa non è una penisola, chiamiamola Itaglia come battaglia e potremo scegliere se essere come ci vogliono loro o come vogliamo noi essere, come rinascere crescere, per questo la parola d'ordine sarà RESISTERE! Perchè siamo italiani e siamo capaci di scegliere se credere in noi stessi o cessare d'esistere, se capire che a nessuno in Europa e nel mondo interessa che l'Italia sia altro che una destinazione turistica. Siamo italiani e non lo possiamo permettere.
Un maestro incompreso del J-Pop italiano
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